La frutta
Il neonato nel primo anno avrà ingerito probabilmente mele passate, albicocche, prugne, pere, pesche, ananas, banane mature, tutta frutta cotta o in scatola. Dopo l'anno, alcune vanno servite con una consistenza maggiore. Le frutta in scatola, come pere, pesche, ananas preparate per gli adulti (sciroppate) non vanno bene per i bambini, perché contengono troppo zucchero nello sciroppo; vedete quindi di eliminarlo.
La frutta fresca, come mele, arance, pesche, pere, albicocche, prugne, uva senza semi, di solito viene aggiunta fra il primo e il secondo anno, se i bambini digeriscono bene. Deve essere ben matura. Sbucciatela finché il bambino non ha tre o quattro anni. Quando si lascia la buccia, la frutta deve essere lavata per togliere le sostanze chimiche spruzzate sugli alberi o sulla vite.
Di solito si raccomanda di aspettare fino ai due anni prima di dare le ciliege e altri tipi di frutta come fragole, lamponi, mirtilli, more. Le fragole talora danno un esantema (eruzione). I bambini piccoli inghiottiscono le bacche intere e le passano tali e quali, perciò è meglio schiacciarle, finché non sanno masticarle bene. Togliete i noccioli dalle ciliege, finché il bambino non abbia imparato a separarli in bocca. A qualunque età incominciate a somministrare questa frutta, aumentate gradatamente e sospendetela se provoca disturbi.
Il melone si può cominciare a dare con prudenza a due anni. Cominciate con piccole porzioni, schiacciandole. L'anguria è considerata meno digeribile e di solito si aspetta ancora sino ai 2 o 3 anni per darla.
La frutta secca, come prugne, albicocche, fichi, datteri si può dare senza cuocerla a due anni, tagliata a pezzettini come un'insalata, oppure intera per morderla. Bisogna lavarla bene, a meno che l'etichetta della confezione non garantisca che è già pulita. Giacché la frutta secca si ferma tra i dentini a lungo, è opportuno che non gliela somministriate troppo sovente.
Il latte
Il latte dopo I'anno
Il latte contiene quasi tutti gli elementi di cui ha bisogno l'individuo: proteine, grassi, zucchero, minerali e la maggior parte delle vitamine. I bambini che seguono un’alimentazione ben regolata, tranne il latte, probabilmente traggono a sufficienza la maggior parte di questi elementi da altri cibi. Unica eccezione il calcio. Il latte è il solo alimento che ne contenga una buona dose. Ecco perché dovete cercare di farne prendere al bimbo in media mezzo litro al giorno, sotto qualunque forma.
Ricordate tuttavia che molti bambini un giorno o una settimana ne vogliono meno, il giorno dopo di più, e che il sistema più sicuro per farglielo sempre gradire è di lasciargliene prendere meno per un po' di tempo, quando così preferiscono. Se il vostro bimbo si riduce a prenderne in totale meno di mezzo litro, non insistete. Se non torna a prenderne mezzo litro entro una settimana o due, pensate a tutti gli altri modi in cui potete dargli il latte.
I surrogati del latte puro
I cereali possono essere preparati col latte anziché con l'acqua. Le farine precotte e asciutte ne assorbono molto nella cottura. Ci sono tutti i budini di latte, dalla giuncata al budino di riso. Le minestrine di verdura e di brodo di pollo possono essere mescolate al latte invece che all’acqua. I maccheroni al forno, le patate al forno, la purea e molti altri piatti caldi si possono fare col latte.
E se si aggiungesse al latte un sapore? È meglio evitarlo, se il bambino prende abbastanza latte sotto altre forme. Ma, se necessario, si può mettere il latte nel cacao o nella cioccolata servita calda o fredda, oppure addolcita con un po' di sciroppo di cioccolato. La cioccolata disturba alcuni bambini piccoli, perciò è meglio aspettare fino ai due anni per dargliela e aumentarne la dose a poco a poco. Il latte può essere insaporito con vaniglia o con uno qualsiasi dei molti preparati commerciali a base di malto e farina. Con qualsiasi sapore, non rendete il latte molto dolce, per non far diminuire l'appetito del bambino. Succhiare la bibita con una cannuccia trasparente può farla sembrare straordinaria.
Una bibita aromatizzata probabilmente perderà il suo fascino quando non sarà più una novità. Ciò accade specialmente se un genitore incomincia a insistere, la prima volta che il bambino ne prende meno di un bicchiere colmo. Non si ripeterà mai abbastanza che quando un genitore dice: “Bevi ancora un po' della tua cioccolata”(o di qualsiasi cosa), incomincia a togliere l'appetito al suo bambino.
Il formaggio è un utile sottoprodotto del latte. Trenta grammi di formaggio in genere contengono circa la stessa quantità di calcio di un quarto di latte, eccezione fatta per i formaggi freschi e per la ricotta che ne contengono una quantità assai scarsa.
La ricotta è il formaggio più facilmente digeribile perché contiene poco grasso e quindi se ne possono mangiare grandi quantità, salata o mista con verdura cruda grattugiata. Gli altri formaggi ricchi di grassi devono essere dati gradatamente, e il bambino con ogni probabilità ne vorrà poco. Si può servirli spalmati sul pane o grattugiati nei cibi o a pezzettini.
Se un bambino non vuole prendere latte in nessun modo (o è allergico ad esso), deve prendere il calcio sotto qualche altra forma che il medico prescriverà.
Il burro o la margarina devono essere aggiunti poco per volta alle verdure e al pane, intorno all'anno. Il latte si può anche aggiungere un poco per volta alle farine, ai budini, alla frutta, se il bambino ha fame. L’apparato digerente ha bisogno di tempo per abituarsi a un aumento dei grassi.
Burro, panna e gelati possono essere aggiunti nella alimentazione di un adolescente, non prima perché è facile che siano la causa di arteriosclerosi e di malattie di cuore, specialmente per quelle persone che le ereditano dalla famiglia.
Carne, pesce, uova
La carne
La maggior parte dei bimbi all’età di un anno avranno già incominciato a mangiare manzo macinato, pollo, agnello, fegato, pancetta, vitello e anche maiale, quando li preparate per tutta la famiglia o i bambini possono continuare a nutrirsi di alimenti omogeneizzati in scatola. Anche l’arrosto di maiale si può dare con prudenza intorno all'anno, se si prepara per tutti e purché se ne tolga il grasso. Il maiale è una risorsa eccellente di vitamine. Deve essere cotto molto bene, in modo che diventi completamente bianco, non rosa. Il maiale cotto male è fonte di una malattia pericolosa, la trichinosi. È meglio aspettare fino ai due anni prima di cominciare a dare piccole quantità di prosciutto (non fritto), salamini cotti.
Molti bambini, cui piace il sapore della carne, la rifiutano se non è tagliata sottile o tritata finemente, si spaventano un poco e sputano i pezzettini sul bavaglino. Fino a che il vostro bambino non ha 5 o 6 anni, potete quindi continuare a tritarla o a macinarla.
Il pesce
Di tipo bianco non grasso, come merluzzo, nasello, palombo, sogliola, può essere somministrato con prudenza a cominciare da un anno, bollito o arrostito, o alla griglia. Bisogna prima sbriciolarlo bene con le dita, per togliere le spine. I pesci più grassi e quelli in scatola si possono aggiungere gradatamente a due anni. Alcuni bimbi adorano il pesce, e questo può essere un ottimo sostituto della carne, una o due volte la settimana. Ma, molti altri sono assolutamente contrari anche dopo parecchie prove. Non insistete.
Le uova
Le uova sono altrettanto buone sode, alla coque, strapazzate, cotte nei cibi oppure servite nelle bevande. È bene che il bambino ne mangi uno al giorno, per il suo contenuto di proteine e ferro, ma si può dargliene anche due, se vuole.
Se a un bambino non piace né carne né pesce, o questi sono irreperibili, si potrà forse coprire il suo fabbisogno di proteine aumentando il consumo del latte (anche fino a due litri al giorno) e dandogli due uova al giorno, poiché trarrà una parte di proteine dai cereali e dalla verdura. Se i bambini non amano le uova o ne sono allergici, è importante per loro mangiare regolarmente della carne.
Il tuorlo d’uovo contiene parecchio colesterolo, che si pensa essere la causa primaria dell’arteriosclerosi e delle malattie di cuore (anche i grassi animali sono responsabili per gli stessi tipi di malattie). Quindi è saggio non dare agli adolescenti più di un uovo alla settimana, più naturalmente quelli che fanno parte di altri piatti.
La Verdura
Vari tipi di verdure
Nel suo primo anno il neonato probabilmente avrà preso la maggior parte di queste verdure: spinaci, piselli, cipolle, carote, asparagi, cardi, zucchine, pomodori, bietole, sedano, patate.
Prima dell'anno bisogna passare gradualmente dalla purea di verdura a cibi più consistenti e a pezzettini; naturalmente si possono ancora dare verdure passate o finemente schiacciate. I piselli vanno schiacciati un poco, per evitare che vengano ingeriti interi.
Le patate dolci o americane si possono usare qualche volta invece di quelle nostrane, a cominciare dall'anno. Se fino a quest’epoca siete stata fedele alle verdure digeribili più facilmente, a poco a poco potete provare quelle meno usuali e talvolta meno digeribili, come le fave (passate), i broccoli, la verza, il cavolfiore, le rape, la pastinaca.
Una buona parte del loro sapore forte si può eliminare cambiando l'acqua di cottura due volte, nonostante questo procedimento li impoverisca delle vitamine. Ad alcuni bimbi piacciono e le digeriscono bene, ma molti non ne vogliono sapere.
Con le verdure crude più facilmente digeribili si incomincia di solito a un anno e mezzo o due anni, se il bimbo ha una buona digestione. I migliori sono i pomodori pelati, la lattuga, i fagiolini a pezzetti, le carote grattugiate, il sedano tagliato fine. Bisogna sempre pulirli bene. Andate adagio in principio e state a vedere come li digerisce. Il succo d'arancia o quello di limone zuccherato, con un po' di sale, si possono usare come condimento.
Si può cominciare. nello stesso tempo e prudentemente con i succhi di verdura cruda. La verdura cruda e i succhi di verdura non soltanto sono buoni quanto le verdure cotte, se il bambino li digerisce bene, ma anzi sono migliori, perché le vitamine non sono state in parte distrutte dal calore e minerali e vitamine non si sono dispersi nell'acqua di cottura.
Se il bambino in un primo momento si rifiuta di mangiare verdura, ricordate le minestre di verdura: quelle di piselli, pomodori, sedano, cipolle, spinaci, bietole, granturco, e quelle che contengono una buona quantità di verdura mista.
Sostituzioni transitorie della verdura
Supponiamo che un bambino abbia rifiutato la verdura, sotto qualunque forma, per settimane e settimane. La sua alimentazione sarà sufficiente?Le verdure sono utili specialmente per i minerali e le vitamine che contengono e per le scorie. Ma, la frutta fornirà anch'essa minerali, vitamine e la stessa quantità di scorie. Se il bambino prende vitamine, latte, carne e uova, ingerirà gli altri sali e vitamine che la frutta non può fornire completamente. In altre parole se a vostro figlio non piace alcuna verdura, ma gli piace la frutta, non preoccupatevi per quello che perde. Dategli la frutta due o tre volte al giorno e dimenticate la verdura per qualche settimana o qualche mese. Se non ne fate una tragedia, è probabile che il suo appetito per la verdura una buona volta ritorni.
I Cereali
Il neonato di un anno può mangiare uno o diversi tipi di cereali già cotti, come pure avena cotta e cereali di farina intera cotti. Se gli piacciono, continuate a darglieli una o due volte al giorno.
Il vostro bambino può preferire ugualmente i cibi solidi o invece teneri e morbidi. A volte la consistenza pastosa li disgusta; quindi cercate di preparare le pappe a base di cereali in modo che siano abbastanza liquide. Se si stanca di un tipo, tentate con un altro di cui non si sia stancato prima. Qualche volta potete anche dargli riso bollito, farina di mais o uno dei cereali di grano brillato.
I cereali “secchi” generalmente non vengono dati ai bambini sotto i 5 anni. Il frumento intero e l’avena sono i più utili perché ricchi di vitamine e di minerali; granturco e riso sono meno utili.
È preferibile non comprare cereali che non sono a base di farina integrale, neppure i Corn flakes ricoperti di zucchero; non hanno un importante valore nutritivo a questa età.
Il pane è un cereale
Se un bambino è stanco del solito cereale servito alla prima colazione, potete dargli invece una fetta di pane, una focaccina oppure un panino di farina di frumento, segale o avena. Se fate cuocere il cereale al forno avrà lo stesso valore nutritivo che se lo fate bollire. Il fatto che sia caldo o freddo non comporta alcuna differenza nel suo valore nutritivo o nella digeribilità. Spalmatelo di burro o di margarina (una quantità molto ridotta se è per un bimbo di un anno), oppure di purea di frutta o di marmellata, se volete che il pane sia più appetitoso.
Cibi di scarso valore nutritivo e quindi sconsigliabili
La dieta degli americani peggiora ogni anno
È ben triste quando si pensa che nello Stato più ricco del mondo, che ha il consumo più alto di proteine di tutti gli altri paesi, vi sono ancora milioni di persone che si nutrono con cibi di scarso valore nutritivo. Molte di queste persone non hanno abbastanza denaro per comperare i cibi più appropriati per loro e per i loro bambini. Altri invece hanno abbastanza denaro, ma sono stregati dalla pubblicità, vanno pazzi per i dolci, non danno retta agli avvertimenti che provengono da più parti e di conseguenza si nutrono con cibi di scarso valore nutritivo e che non fanno bene alla salute. I pericoli più gravi per la nostra dieta provengono dall'eccessivo consumo di zuccheri, di amidi e di grassi animali. Le varie bibite gassate e zuccherose, i biscotti contenenti alte percentuali di burro e zucchero, pasticcini e paste tolgono l'appetito che dovrebbe essere invece convogliato verso cibi più sani; inoltre rovinano i denti, favoriscono l'obesità e la morte precoce perché causano il diabete e le malattie di cuore.
Pertanto non bisogna assolutamente prendere come esempio la dieta adottata da molti (compresi gli americani), perché spesso non si rivela salutare. Quello che dobbiamo dare da mangiare ai nostri bimbi dovrebbe invece essere composto principalmente da legumi, frutta, pane e pasta integrali e carne magra. Dobbiamo assolutamente evitare che i bambini mangino cibi poveri da un punto di vista alimentare, almeno finché sono sotto il nostro controllo.
Biscotti, dolci, paste
L'obiezione principale contro questi alimenti è che sono composti in gran parte di amido raffinato, di zucchero e di grasso. Essendo molto ricchi di calorie, soddisfano rapidamente l’appetito del bambino, ma praticamente non gli forniscono né sali né vitamine né scorie né proteine: sono praticamente alimenti “incompleti”. In altre parole, lo ingannano dandogli l'impressione di essere sazio mentre è quasi affamato e gli rovinano l'appetito per i cibi migliori.
D’altro canto, non dovete però essere così diffidenti verso i cibi ricchi e raffinati da impedire al bambino di mangiare la torta per il suo compleanno. È la dieta costante di questi cibi che lo priva di alimenti nutritivi. Non v'è ragione di darli a casa se non è necessario.
I dolci ripieni, come le torte con la crema, i bignè, i cannoncini alla crema, presentano anche un altro pericolo. Batteri nocivi crescono rapidamente in questi ripieni, se non vengono tenuti bene al freddo. Sono causa frequente di intossicazione alimentare.
Gli alimenti molto dolci
Sono pure sconsigliabili nella dieta. Soddisfano rapidamente l'appetito e lo tolgono per cibi migliori. Inoltre favoriscono la carie dentaria. Se al bambino piacciono le pappe e la frutta senza zucchero, meglio non aggiungerlo. Se una spolveratina di zucchero, preferibilmente scuro, o qualche goccia di miele o di melassa costituisce una grande attrattiva, mettetela pure senza preoccuparvi. Ma, siate assolutamente irremovibili nel proibirgli di metterne un grosso strato. Marmellate, gelatine, quasi tutta la frutta in scatola (tranne quella speciale per neonati) contengono una quantità eccessiva di zucchero, ed è meglio non prendere l'abitudine di dargliele. Se al bambino piace il pane e burro solamente se è spalmato con un po' di marmellata, mettetene sopra un velo proprio per dare il sapore. Se talvolta è più comodo dargli le pesche sciroppate perché le mangia anche il resto della famiglia, togliete lo sciroppo.
Uva, datteri, prugne e fichi secchi non giovano ai dentini, se mangiati troppo spesso, perché si fermano tra un dente e l'altro troppo a lungo.
Caramelle, gelati
Cialdoni con gelato, essendo troppo dolci e poco nutrienti, fanno sorgere problemi speciali, sia perché si mangiano spesso fra un pasto e l’altro, quando hanno l'effetto peggiore sull’appetito, sia perché tanti bambini li desiderano. Il gelato facilmente va a male e può causare infezioni come il latte fresco. Quello per i bambini deve provenire da una buona cremeria e va comprato in un negozio pulito. Non v’è ragione perché un bambino di due anni o più non possa avere, una volta tanto, una porzione di buon gelato alla fine del pasto, insieme a tutta la famiglia. Ma è bene evitare il più possibile i dolci fra un pasto e l'altro, e abolire le caramelle anche alla fine del pasto. Specialmente per le caramelle, appunto perchè favoriscono la carie dentaria, perché lo zucchero rimane in bocca per un certo tempo.
È abbastanza facile impedire ai bambini piccoli di prendere l'abitudine delle caramelle, evitando di tenerle in casa, e abolire i gelati e i cialdoni con gelato facendo a meno di comprarne. È più difficile quando si tratta di scolaretti che hanno scoperto tutte queste delizie. In questo caso sarebbe utile che i genitori spiegassero ai loro bimbi quali sono gli effetti dei dolci sui denti e quindi che proibissero loro di mangiarli senza esitare.
Il desiderio eccessivo di dolci spesso è accentuato dei genitori
Ai bambini piacciono i dolci per la semplice ragione che il loro corpo affamato e in crescita riconosce le maggiori calorie in essi contenute. Ma, non è certo che i bambini non viziati ne desiderino molti. Alcuni in realtà rifiutano qualsiasi dolce. La dottoressa Clara Davis (molto tempo fa), ha fatto l'esperimento di lasciare che i bambini scegliessero la propria dieta da una quantità di alimenti naturali e ha trovato che in fondo essi desideravano soltanto una quantità modesta di dolci.
È probabile che in buona parte il gran desiderio di dolci sia causato involontariamente dai genitori. Il genitore che tenta d'indurre il bambino a finire la verdura, gli dirà: “Non avrai il gelato se prima non finisci gli spinaci”, oppure: “Se mangi tutta la pappa ti darò una caramella”. L’insistere su un cibo o su un premio di qualunque genere, stimola il desiderio. Ciò ha proprio l’effetto opposto di quello desiderato: il bambino finisce con l’odiare gli spinaci e i cereali e vuole sempre più gelato e caramelle. Paradossalmente l’unico sistema sicuro per sedurre un bambino con un cibo sarebbe di dirgli: «Non avrai gli spinaci finché non hai mangiato tutto il gelato”. Pertanto, lasciate credere al bambino che i suoi cibi semplici sono altrettanto buoni quanto quelli dolci e se un giorno “per una vostra svista” intravede prima il dolce e lo chiede, lasciateglielo mangiare subito, senza discussioni (il proibito è sempre più affascinante).
Granturco, riso e cereali raffinati sono alimenti meno utili
Il granturco e il riso contengono relativamente poche vitamine e poche proteine necessarie (anche prima di venire raffinati), in confronto all'orzo, alla segale e al frumento intero. E quando un cereale subisce un processo di raffinazione, durante questo processo perde una buona quantità di vitamine, di minerali e di scorie. Perciò gli alimenti da dare meno spesso sono: cereali raffinati (bianchi) di grano, pane bianco, maccheroni, spaghetti, paste alimentari in genere, cracker (tranne quelli integrali), riso, pannocchie di granturco, farina di polenta, farina di mais. Poi ci sono i budini preparati con questi cereali e cioè di riso, di fecola oppure di tapioca. Quando si usa il riso come cereale, per i budini e per sostituire le patate, è meglio prendere quello non brillato. Il pane bianco ha un’aggiunta di complesso vitaminico B per sostituire le perdite, ma non è paragonabile per composizione al pane di frumento intero (integrale).
Caffè e tè non sono bevande adatte al bambino
Perché prendono il posto del latte e perché contengono caffeina che è un eccitante. La maggior parte dei bambini sono già abbastanza eccitati. Il dar sapore al latte con una cucchiaiata di caffè o di tè può essere giustificato soltanto se al bambino piace prendere il latte come gli adulti. Ma, per quasi tutti i bambini è più semplice e più sano non cominciare con queste bevande.
Cerchiamo di evitare le malattie di cuore
Vi sono ormai parecchie prove del fatto che l'arteriosclerosi (indurimento delle arterie che ha come conseguenza malattie alle coronarie e infarti) è in parte causata da grassi animali, ivi compresa la panna del latte, e da cibi contenenti alte percentuali di colesterolo (il rosso d'uovo, per esempio). Un altro fattore determinante è la mancanza di movimento. L'arteriosclerosi è un fenomeno che si sta facendo frequente anche nei giovani, può manifestarsi persino a vent’anni, soprattutto in paesi ricchi come gli Stati Uniti, probabilmente a causa dei cibi troppo grassi o troppo zuccherosi.
Probabilmente il fattore determinante, colpevole di causare l’arteriosclerosi, è una tendenza di tipo ereditario. I genitori che hanno nella loro famiglia dei casi di infarti o di malattie del cuore, verificatesi magari in giovane età, devono far fare le analisi necessarie ai loro bimbi per vedere se anch'essi mostrano predisposizioni verso questo tipo di malattie. Se la risposta è positiva, devono tenere i loro bimbi a dieta preventiva, magari per tutta la vita. Anche se per ora le ricerche scientifiche non sono state in grado di dare una risposta determinante riguardo alle cause dell’arteriosclerosi, penso che sia comunque saggio da parte dei genitori mantenere la dieta dei loro bimbi entro certi limiti. Prima di tutto il consiglio è di evitare che diventino obesi da bambini o da adolescenti. Quando un bambino diventa un adolescente, è consigliato nella sua alimentazione limitare le uova a due per settimana, ed evitare le carni troppo grasse (bistecche, carne macinata grassa, salsicce, mortadella e salami. È consigliato anche di togliere il grasso visibile dalla carne di manzo, agnello e maiale, di dare solo latte scremato (non però ai neonati), margarina di granturco invece di burro e di evitare dolci, paste e biscottini. Insomma le proteine devono provenire dalla carne magra, dal pollo e dal pesce e il dessert deve essere rappresentato dalla frutta. Per diminuire le possibilità di far diventare obesi i vostri bimbi e voi stessi, naturalmente, è sconsigliato tenere in casa bevande gassate e dolci, pasticcini, biscotti dolci e caramelle.
Alimenti congelati
Gli alimenti congelati sono altrettanto buoni, per i bambini, come quelli freschi o in scatola, se li si usa nel modo giusto. Il congelamento scompone un alimento chimicamente, come la cottura. Quindi il cibo si trova in una condizione in cui sia le persone sia i germi possono digerirlo meglio. In altre parole, un alimento cotto o congelato si guasta più rapidamente di un alimento crudo, perché i batteri dannosi possono vivere e moltiplicarsi più facilmente. I cibi che si guastano facilmente se tolti dal congelatore con molto anticipo sono: il latte, cibi confezionati a base di latte (budini, paste farcite e ripieni), legumi, eccetera.