I riflessi gastroenterici
ln molti organismi gli intestini si scaricano subito dopo i pasti quando lo stomaco pieno li stimola. Questo processo è chiamato riflesso gastrico. Normalmente avviene dopo la colazione del mattino provocato dalla brusca ripresa dell’attività dello stomaco e dell’intestino dopo il riposo notturno.
A volte questo riflesso è più intenso nei primi mesi di vita, specialmente nei bambini allattati al seno, che possono avere una scarica anche dopo ogni pasto. Più fastidioso è quando il bambino sente questo stimolo non appena si attacca al seno e, pur non emettendo nulla, continua a spingere e non riesce a nutrirsi. Lasciatelo quieto per quindici minuti poi attaccatelo di nuovo.
Il meconio
Nel primo o nei primi due giorni di vita le scariche del bambino sono costituite da una sostanza detta meconio, di colore nero verdastro e di consistenza molle e vischiosa. Poi le feci diventano color marrone e infine gialle.
Se alla fine del secondo giorno il neonato non ha ancora avuto scariche, bisogna informarne il medico.
II bambino allattato al seno può avere molte o poche scariche
Il bambino allattato al seno di solito ha diverse scariche al giorno, nelle prime settimane. Alcuni ne hanno una dopo ogni poppata. Di solito sono di colore giallo chiaro; possono essere pastose o avere la consistenza di una crema spessa; in pratica non sono mai troppo dure. Molti neonati al seno passano da scariche frequenti a scariche rare, quando arrivano a uno, due o tre mesi. Alcuni allora hanno una scarica al giorno, altri una sola a giorni alterni o anche ogni due giorni.
Ciò potrà preoccupare il genitore, se è stato allevato nella ferma convinzione che tutti devono avere una scarica al giorno. Ma non v’è motivo di preoccuparsi finché il bambino sta bene. La scarica del lattante al seno è sempre molle, anche quando avviene ogni due o tre giorni.
Alcuni bambini allattati al seno, che hanno scariche poco frequenti, cominciano a spingere e a sforzarsi molto, quando sono trascorsi due o tre giorni senza evacuare. Eppure le feci sembrano una crema passata, quando escono. La sola spiegazione che posso trovare a questo fenomeno è che le feci sono così liquide che non esercitano la giusta pressione sull’orifizio anale quando vengono emesse. Consultate il medico per questo fatto. L’aggiunta di un po’ di alimento solido alla dieta generalmente giova, anche se il bambino non ha ancora bisogno di alimenti solidi. La somministrazione giornaliera dai due ai quattro cucchiaini di prugne passate (cotte o in scatola) di solito ha un buon effetto.
Non vi è alcun bisogno di purghe per questo tipo di difficoltà.
È meglio non usare regolarmente supposte né clisteri, per timore di abituare il bambino. Tentate di risolvere il problema con le prugne o con altri alimenti solidi.
Le scariche nei bambini allattati artificialmente
Il bambino alimentato con latte di solito ha da una a quattro scariche al giorno, in principio. Man mano che cresce, il numero tende a diminuire a una o due al giorno. Il numero non ha importanza, se la consistenza delle feci è buona e se il bambino sta bene.
Le feci da latte artificiale sono più spesso pastose e di colore giallo pallido. Però, alcuni bambini piccoli hanno sempre le feci che assomigliano alle uova strapazzate (nodi grumosi frammisti a materiale più molle). Ciò non ha importanza, se il bambino sta bene e cresce di peso.
Il disturbo più frequente delle feci dei bambini allattati con latte artificiale è la tendenza all’indurimento.
Pochissimi neonati hanno tendenza ad emettere feci verdi nei primi mesi. Generalmente questa situazione peggiora quando si aggiungono più zuccheri all’alimentazione. I casi gravi hanno bisogno di molta sorveglianza da parte del medico, poiché può essere difficile dare a tali bambini abbastanza da mangiare senza irritare l’intestino. Però, se le feci sono sempre un po’ semiliquide, ci si può passar sopra, purché il bambino stia bene, aumenti di peso e il medico trovi tutto a posto.
Mutamenti nelle scariche
Non ha importanza se le scariche di un bambino sono sempre un po’ diverse, purché egli sta bene. È più facile che abbiano un significato particolare, e lo si deve discutere col medico quando le scariche cambiano veramente rispetto a com’erano prima. Se in precedenza erano pastose e poi diventano grumose, un po’ più molli e frequenti, può trattarsi di un’indigestione o di una lieve infezione intestinale. Se diventano nettamente molli, frequenti e magari verdastre, quasi certamente dipende da un’infezione intestinale (diarrea), in forma leggera o grave. Quando l’evacuazione ritarda e poi viene emessa insolitamente dura, talora significa l’inizio di un raffreddore, di un mal di gola o di un’altra malattia, ma non sempre. L’ infezione rende l’intestino più pigro, oltre a far diminuire l’appetito. In linea generale, le variazioni nel numero e nel colore delle scariche sono meno importanti delle modificazioni nella loro consistenza e nell’odore.
Il muco nelle feci è frequente quando il bambino ha diarrea, ed è un altro segno di irritazione intestinale, ma può essere anche segno d’indigestione. Il muco può anche giungere da zone situate più in alto, dalla gola e dai bronchi in un bambino affetto da raffreddore o in un neonato sano. Alcuni bambini emettono una gran quantità di muco nelle prime settimane di vita. Quando si aggiunge alla dieta una nuova verdura (meno spesso nel caso di altri alimenti), una parte può passare nelle feci, restando inalterata nell’aspetto. Se produce anche segni d’irritazione, quali consistenza molle delle feci e presenza di muco, somministratene molto meno la volta successiva. Se non c’è irritazione, potete continuare con la stessa quantità o aumentare lentamente, finché il bambino impara a digerirla meglio. Le barbabietole possono colorare le feci di rosso.
Le feci esposte all’aria possono diventare color marrone oppure verdi. Ciò non ha importanza.
Piccole strisce di sangue sulla superficie esterna delle feci provengono da rotture o ragadi dell’ano, di solito dovute alla durezza delle feci. L’emorragia in sé non è grave ma il medico deve essere informato per poter trattare in tempo la stitichezza. Ciò è importante tanto per ragioni psicologiche che fisiche. Quantità più abbondanti di sangue nelle feci sono rare e possono provenire da malformazioni dell’intestino, da grave diarrea o da invaginazione. Bisogna chiamare il medico o portare immediatamente il bambino all’ospedale.