Evacuazioni semiliquide e diarrea
Il medico considera la diarrea come una perdita di una quantità elevata di liquidi contenuti nel corpo. Di conseguenza, le evacuazioni che sono leggermente più molli o più frequenti del solito non debbono essere considerate diarrea. Le definiremo evacuazioni semiliquide o diarrea leggera.
L’intestino del neonato è sensibile nel primo o secondo anno di vita. Può essere disturbato dall’eccessiva quantità di zucchero contenuto nella pappa, da questa o quella verdura, dai germi del raffreddore o da altri germi che non agiscono affatto sui bambini più grandi e sugli adulti. Ecco perché dobbiamo cercare di proteggere i neonati dai nostri raffreddori, di sterilizzare con molta cura il necessario, di apportare a poco a poco i cambiamenti alla pappa, di aggiungere lentamente i nuovi alimenti.
Quando le feci di un bambino, che sono sempre state normali, improvvisamente diventano semiliquide dovete supporre che ci sia un’infezione intestinale, anche se la causa può essere un semplice raffreddore. Accadono anche altri cambiamenti. É facile che le scariche diventino più frequenti, il colore spesso cambia e quasi sempre tende al verdastro, anche l’odore può essere diverso.
La maggior parte delle infezioni intestinali è di tipo leggero e si può curare facilmente, se si interviene tempestivamente. Un’infezione deve essere considerata grave se una dei seguenti sintomi si manifesta: feci acquose, pus o sangue nelle feci, vomito, febbre che superi i 38 gradi, se il bambino ha l’aria stanca e presenta gli occhi infossati con occhiaie grigiastre.
Anche se si tratta di un’infezione leggera, dovete interpellare il medico molto prontamente, perché più presto s’inizia la cura più lieve sarà la malattia e più presto scomparirà. Se il neonato presenta uno qualsiasi dei sintomi caratteristici di una grave diarrea, è necessario chiamare il pediatra o portare il bambino all’ospedale.
Cura d’emergenza della diarrea leggera
(fino a quando potrete consultare un medico)
Spesso trascorreranno parecchie ore prima il medico visiti il bambino e, nei rari casi in cui il bambino abita a decine di chilometri dai centri abitati, può essere impossibile trovarne uno. Perciò di seguito alcuni suggerimenti per i casi d’emergenza. Però, questi non devono incoraggiare i genitori a curare da soli la diarrea, se hanno la possibilità di chiamare un medico.
Se la bambina è allattata esclusivamente al seno, lasciatela continuare a poppare. Se vuol mangiare meno del solito, tanto meglio. Se mangia anche dei cibi solidi, sospendeteli finché potrete consultare il medico o finché la diarrea sia scomparsa. La maggior parte di queste forme si mettono a posto bene col latte materno. Se il neonato è alimentato soltanto artificialmente e presenta una lieve diarrea, diluite a metà ogni biberon con un’equivalente quantità di acqua bollita, finché potrete parlare con il medico.
Ancora meglio del latte diluito sarebbe usare il latte magro completamente scremato e diluito come spiegato prima. Lasciatele bere quel tanto o poco che le basta. Ma se, data la diluizione della pappa, ha fame più spesso, datele pure il biberon più spesso. Se dovete continuare a curarla da soli cercate di alimentarla esclusivamente come sopraindicato, finché le feci saranno ritornare normali per almeno un giorno intero o finché avrà fame e vorrà mangiare di più.
Se non ha abbastanza fame da volere la pappa meno diluita, è segno probabilmente che è ancora ammalata e che è meglio non aumentare le dosi del latte.
Se una leggera diarrea non è migliorata molto in due o tre giorni, dovete consultare un medico.
Se un neonato alimentato artificialmente e con cibi solidi manifesta una leggera diarrea, sospendere tutti i cibi solidi finché arriva il medico o finché la diarrea scompare. Se non ha fame o non migliora entro un giorno, diluite la pappa come abbiamo suggerito sopra o dategli latte scremato diluito. Quando sta bene, tornate alla pappa normale, prima di aggiungere i cibi solidi. Andate adagio prima di riprendere questi, aggiungete un solo tipo di alimento al giorno; dategli un terzo della quantità normale il primo giorno, due terzi il secondo e tutta la porzione il terzo. Ritornate ai cibi normali Cercando di seguire quest’ordine:
- passato di mele e succo d’arancia;
- carne e uova;
- omogeneizzati ai cereali;
- verdure;
- patate e altri farinacei;
- frutta.
Per esempio, il primo giorno potete dargli un terzo della sua solita porzione di passato di mele, il secondo giorno due terzi della porzione di passato di mele e un terzo della solita porzione di carne e uova.
Naturalmente in questo periodo non dovete introdurre nessun cibo nuovo.
Trattamento di emergenza della diarrea grave
(fino a quando potrete consultare un medico)
Se il bambino manifesta un qualunque sintomo di grave diarrea (feci acquose, pus o sangue nelle feci, vomito, febbre oltre i 38 gradi, prostrazione, occhiaie), dategli da bere solamente un litro d’acqua con un cucchiaio raso di zucchero ogni due o tre ore, se è sveglio e la desidera, finché potrete parlare col medico. Se siete costretta a continuare a curare il bambino da sola, tenetelo ad acqua per un periodo dalle ventiquattro alle settantadue ore, a seconda di come riprende le funzioni intestinali. Poi procedete molto gradatamente.
In seguito: aggiungete a poco a poco i cibi solidi. Se le scariche diventano di nuovo più molli, tornate rimandate i cibi solidi. Se la diarrea si manifesta di nuovo in fase acuta, è necessaria una visita medica.
Quando la diarrea migliora, è facile che la prima scarica della giornata abbia un migliore aspetto, mentre una successiva non sarà altrettanto rassicurante. Ciò non vi deve scoraggiare, ma dimostra che è più prudente vedere come sono le feci del pomeriggio, prima di ritornare all’alimentazione normale, cioè non diluita, o di fare aggiunte alla dieta. Un genitore dal cuore tenero, sentendo di dover ridurre la pappa durante il periodo di diarrea, protesterà probabilmente dicendo: “Ma avrà fame!”
Può darsi di sì, ma può darsi anche di no. È meglio però renderla un po’ scontenta per un giorno o due che lasciar peggiorare la diarrea, perché in tal caso dovrete tagliarle i viveri più a lungo.
Quando la bambina ha superato i 2 anni, vi sono molto meno probabilità che la diarrea sia grave o duri a lungo. Finché non ci sarà il parere del medico, la cura migliore è il riposo a letto e un’alimentazione liquida o semiliquida, come acqua, latte scremato, passato di mele e succo d’arancia.